“Inciucio” Comune - Regione sul futuro del Maria Adelaide ?
Il 12 gennaio il nuovo assessore comunale alla sanità Jacopo Rosatelli ha illustrato il suo programma di mandato alla IV Commissione comunale competente e ai cittadini presenti.
Per quanto riguarda il futuro del Maria Adelaide ha ribadito che quella struttura deve assolvere alle sue funzioni sanitarie per il nostro territorio, ma non ha escluso che una parte possa essere destinata a studentato.
I consiglieri presenti hanno tutti chiesto che il Comune conti di più nei confronti della Regione, hanno criticato il direttore dell’ASL Città di Torino Dr. Picco perché opera scelte – senza consultarsi con il Comune - opposte ai bisogni di un servizio sanitario pubblico di prossimità (in questi giorni ha chiuso i Poliambulatori di Via Gorizia e di via del Ridotto per destinarli solo a vaccinazioni anti Covid senza avvertire nemmeno le Circoscrizioni 2 e 5 di riferimento).
Lo stesso vale per il Maria Adelaide, che il Dr. Picco non ha nemmeno proposto tra i progetti finanziabili con i fondi comunitari del PNRR – Piano di Ripresa e Resilienza che stanzia:
€ 1.648.640 per una Casa della Comunità ogni 46.774 abitanti,
€ 2.662.000 per un Ospedale di Comunità ogni 50.000 abitanti.
Per la Città di Torino, dove la pandemia ha evidenziato enormi carenze di servizi sanitari territoriali di prevenzione, cura e riabilitazione, era finalmente l’occasione per dare a ciascun quartiere i servizi sanitari di base previsti dalla legge e mai attuati. Invece, sta circolando in questi giorni un documento scandaloso: si mette la nuova etichetta “Casa della Comunità” o “Ospedale di Comunità” sui 14 vecchi presidi sanitari esistenti. Ignorato il Maria Adelaide e introdotta una mirabolante novità: la riapertura del vecchio ospedale Einaudi di via Cigna per collocarvi: 2 Ospedali di Comunità, 2 Case di Comunità e ben 4 Centrali operative: una proposta tipicamente italiota, assolutamente difforme dalle precise prescrizioni del PNRR, destinata a essere scartata dall’Europa facendo perdere alla Città di Torino preziosi finanziamenti, in parte a fondo perduto:
Proposte Direttore ASL Città di Torino
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ASL CdT
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OSPEDALE COMUNITA'
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Torino via Cigna 74
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ASL CdT
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OSPEDALE COMUNITA'
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Torino via Cigna 75
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ASL CdT
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CASA COMUNITA'
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Torino via Cigna 74
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ASL CdT
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CASA COMUNITA'
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Torino via Cigna 75
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ASL CdT
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CENTRALE OPERATIVA
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Torino via Cigna 74
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ASL CdT
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CENTRALE OPERATIVA
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Torino via Cigna 74
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ASL CdT
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CENTRALE OPERATIVA
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Torino via Cigna 74
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ASL CdT
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CENTRALE OPERATIVA
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Torino via Cigna 75
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https://lospiffero.com/ls_article.php?id=62350, all.
È pure emerso che la Giunta Regionale non riconoscerebbe più alle nostre Circoscrizioni i poteri loro attribuiti dall’art. 7 della Legge Sanitaria Regionale n. 18 del 2007: “La Conferenza dei presidenti di circoscrizione, concorre alla definizione degli indirizzi generali di programmazione socio-sanitaria e (…) definisce le linee di indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale…”
Un nostro intervento ha sollecitato l’Assessore a riaffermare il ruolo di rappresentanza democratica più vicina ai cittadini delle nostre Circoscrizioni e gli ha chiesto di impegnarsi a non perdere i finanziamenti PNRR per la riapertura del Maria Adelaide a totale destinazione sanitaria pubblica, rispettando il voto unanime in tal senso del Consiglio comunale del 20 luglio 2020.
Torino, 13 gennaio 2022
*A cura degli abitanti e lavoratori di Aurora Rossini Vanchiglietta