I soldi ci sono, sono tanti e sono nostri
240 miliardi di euro nella Cassa Depositi e Prestiti
La Cassa Depositi e Prestiti sta diventando il bancomat per tappare i buchi provocati dall’assenza di una qualsiasi strategia d’intervento pubblico nell’economia, o per favorire la svendita dei beni demaniali, del patrimonio immobiliare e dei servizi pubblici degli enti locali.
A questa deriva si oppongono i movimenti che si organizzano per la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti: i 240 miliardi di risparmio postale gestiti dalla CDP devono essere messi a disposizione degli Enti Locali per gli investimenti a lungo termine e a tassi calmierati, programmati e gestiti con la partecipazione dei cittadini.
Il primo passo è la trasformazione di Cassa Depositi e Prestiti in ente di diritto pubblico, con la fuoriuscita delle fondazioni bancarie e il decentramento regionale, territoriale e partecipativo della gestione dei fondi a disposizione.
Sono coinvolti i cittadini detentori di libretti di risparmio postale e/o di buoni fruttiferi postali che alimentano l’enorme gettito di cui dispone Cdp; i lavoratori di Cassa Depositi Prestiti, di Poste Italiane, e del sistema bancario e creditizio, perché hanno nel tempo subito una drastica caduta della funzione pubblica e sociale del proprio ruolo; i movimenti e le realtà territoriali in lotta nel campo della riappropriazione dei beni comuni e dei diritti sociali, gli enti locali e le comunità territoriali, stretti nella morsa del patto di stabilità e delle politiche di austerità, e tutti coloro che non cadono nella trappola del debito : “non ci sono i soldi” con cui si risponde ad ogni rivendicazione di equità e giustizia
Questo sito vi offre i primi materiali con cui operare:
- per rendere comprensibile a tutti la conformazione tentacolare che ha ormai assunto Cdp, trasformata in una sorta di fondo sovrano che decide le politiche economiche e industriali del Paese, al di fuori di alcun controllo (il Comitato di vigilanza parlamentare non è stato ancora nominato);
- per impartire direttive alla CDP sull’uso dei loro risparmi da parte dei cittadini possessori di libretti di risparmio e di buoni fruttiferi postali;
- per sollecitare i Consigli Comunali ad approvare la Mozione /Delibera in difesa dei beni comuni contro il patto di stabilità e per una Cdp al servizio delle comunità;
- per valutare la proposta di legge d’iniziativa popolare, che decideremo collettivamente se e quando mettere in campo.
Le recenti mobilitazioni ci dicono che sta finendo l’epoca dell’ accettazione più o meno rassegnata delle politiche di austerità e sta iniziando la stagione della riappropriazione sociale.
Vogliamo cominciare riprendendoci la Cassa.