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Dodici milioni di persone affidano i propri risparmi a Poste Italiane, attraverso i libretti di risparmio postale e i buoni fruttiferi postali.
La massa di questi risparmi – oltre 220 miliardi di euro - viene raccolta dalla Cassa Depositi e Prestiti - CDP, che, dalla sua nascita nel 1850 e fino al 2003, li utilizzava per finanziare a tasso agevolato gli investimenti degli Enti Locali.
Nel 2003, la Cassa Depositi e Prestiti è stata privatizzata cedendo il 30% delle azioni alle fondazioni bancarie.
Oggi 17 aprile è in corso di approvazione il bilancio 2012 CDP che viene a confermare quanto sosteniamo da tempo: con la privatizzazione, la tipica funzione pubblica di CDP è degenerata in
- investimenti ad esclusivo scopo di lucro (le Fondazioni bancarie in dieci anni hanno incassato pro fitti annuali del 10-12%),
- i fi nanziamenti agli enti locali si sono ridotti ma sono aumentati i tassi di interesse ai livelli di mercato contribuendo così, assieme all’irrigidimento del patto di stabilità interno, al progressivo blocco della attività e funzione sociale dei Comuni
ORA LA CDP HA ESCOGITATO NUOVE FORME DI SPECULAZIONE:
UTILIZZA I NOSTRI RISPARMI PER ACQUISTARE DAI COMUNI PIENI DI DEBITI
I LORO IMMOBILI E SERVIZI PUBBLICI DA RIVENDERE POI AI PRIVATI
IL 17 APRILE 2013 CPD TENTA IL COLPO A TORINO, VIA GIOLITTI 36
CON I SINDACI E ASSESSORI AL BILANCIO DEI NOSTRI COMUNI