L'Italia dei valori ha scelto di portare avanti un proprio referendum per l'Acqua,in maniera concorrenziale rispetto al Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Questa la lettera, rimasta purtoppo inascoltata con la quale il forum ha invitato idv ad un incontro per trovare posizioni condivise.

Al Presidente dell’Italia dei Valori
On. Antonio Di Pietro

e p.c.
a tutti i Parlamentari ed Eurodeputati dell’IdV

Gent.mo On. Di Pietro,

abbiamo letto la Sua del 7 aprile. In primo luogo, ci interessa farLe presente come non ci sembri un buon modo per far avanzare il dialogo fra noi rispondere alla nostra richiesta di incontro dicendo che esso è già avvenuto più di 15 giorni fa, quando la discussione sull’opzione referendaria avveniva in un contesto differente.

Nel merito, poi, dei ragionamenti da Lei avanzati, non possiamo non proporre le seguenti osservazioni:

  1. Troviamo singolare l’affermazione secondo la quale l’Italia dei Valori sarebbe stata esclusa dal processo di promozione della campagna referendaria, essendo al contrario evidente come si sia trattato di Vostra autonoma scelta, dettata dalla non condivisione della distinzione di ruolo tra Comitato promotore (composto dalle reti associative) e Comitato di sostegno (composto dalle  forze politiche); distinzione che ha permesso l’aggregazione intorno alla proposta referendaria della più grande coalizione sociale degli ultimi anni.
  2. Risultano incomprensibili le ragioni del Vostro repentino e forte cambiamento di posizione. Nei giorni successivi all’incontro avuto con voi il 12 marzo u.s., Paolo Brutti ci ha comunicato, a nome di Italia dei Valori, che, da parte Vostra, si accettava che il costituendo Comitato Promotore, costituito dai soggetti associativi e sociali, avrebbe depositato i 3 quesiti referendari in Cassazione e che l'IdV non sarebbe entrata nel Comitato di Sostegno, composto dalle forze politiche, senza promuovere una propria  iniziativa referendaria.
  3. Allo stesso modo non comprendiamo il vostro cambiamento di giudizio sui quesiti referendari. Sempre nell’incontro del 12 marzo, proprio Lei aveva riconosciuto la migliore efficacia giuridica e politica dei 3 quesiti elaborati dai giuristi incaricati dal costituendo Comitato Promotore Acqua Pubblica rispetto al quesito da voi depositato il 17 dicembre scorso. Ora, con la Sua lettera ci annunciate il deposito di un quesito sostanzialmente analogo a quest’ultimo, contraddicendo esattamente quel giudizio.
  4. Nella lettera fate riferimento al possibile rischio di non ammissibilità dei nostri quesiti referendari da parte della Corte Costituzionale. Le facciamo notare come la relazione di accompagnamento ai nostri quesiti referendari, predisposta dai giuristi incaricati dal costituendo Comitato Promotore Acqua Pubblica, affronta in modo approfondito tale questione e come, in ogni caso, anche il quesito da voi depositato presenti eventuali analoghe problematiche. Si tratta infine di un quesito di profilo politico limitato, in quanto ben lungi dal rispondere agli obiettivi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, che da sempre muovono l’esperienza dei movimenti per l’acqua e della coalizione sociale che ha promosso i tre referendum.


In conclusione, non si può sfuggire all’impressione che, complessivamente, vi stiate muovendo in una logica “concorrenziale” a quella della nostra promozione referendaria, provocando seri danni rispetto all’efficacia di una battaglia che dovrebbe, in primo luogo, essere sviluppata in una logica di coinvolgimento effettivo dei cittadini, offrendo chiarezza di intenti e obiettivi.

Per quanto ci riguarda, continuiamo ad insistere per avere con Voi un incontro urgente, che a questo punto non può che realizzarsi entro la fine della presente settimana,  perché riteniamo che solo un'ulteriore confronto possa portarci a costruire soluzioni condivise nell’impostazione dell’importante iniziativa referendaria.

Vi chiediamo dunque di dar corso a tale appuntamento, in mancanza del quale non potremmo che dover definitivamente concludere che la logica “concorrenziale” cui facevamo riferimento sopra non è semplicemente un’impressione, ma un’intenzione rispetto alla quale non potremo che trarre le scelte conseguenti.

Cordiali saluti.



COMITATO PROMOTORE REFERENDUM ACQUA