22 Aprile 2020, Comunicato congiunto di CGIL Torino e Comitato Acqua Pubblica Torino
OGGI EMERGENZA SANITÀ, DOMANI EMERGENZA ACQUA.
OCCORRE INTERVENIRE A DIFESA DEL SISTEMA PUBBLICO, INVESTIRE SULLA SANITÀ PUBBLICA, NELL’EMERGENZA E SOPRATTUTTO IN FUTURO.
La drammatica situazione sanitaria che l’Italia sta vivendo in questi mesi non è dovuta solo alla pandemia Covid-19, ha anche ragioni che affondano radici e responsabilità nel nostro recente passato.
Il nostro Servizio sanitario nazionale che costituisce un’eccellenza e che è nato per tutelare il diritto alla salute di ogni persona, ha subito in questi anni troppi tagli.
Secondo i calcoli della Ragioneria dello Stato, tra il 2009 e il 2017 la sanità pubblica nazionale ha perso oltre 8.000 medici e più di 13 mila infermieri.
Nello stesso periodo, a fronte di una sostanziale stabilità di risorse per il servizio sanitario pubblico nonostante l’aumento dei bisogni, sono cresciuti i fondi destinati alla sanità privata (che ha come principale scopo il profitto) e la spesa individuale dei cittadini: sono aumentate le liste d’attesa, e spesso il costo del ticket ha impedito alle persone più deboli economicamente di potersi curare.