Leggi il volantino sullo sciopero del 28/01/11.
Da Pomigliano e da Mirafiori la FIAT lancia ai lavoratori e a tutti noi la sfida finale:
- non avete nessun diritto
- tutto quello che credevate di esservi garantito vi verrà tolto;
- non potrete più organizzarvi liberamente, uniti e solidali,
- ciascuno pensi a se stesso in solitudine competitiva verso i compagni di lavoro
L’attacco ai metalmeccanici è solo l’ultimo capitolo di un attacco generalizzato a noi tutti: ai
precari che non possono progettarsi una vita, alle famiglie lasciate sempre più sole, ai
pensionati, ai migranti, agli studenti, ai docenti e ricercatori di scuole e università pubbliche
devastate dai tagli e dalle "riforme".
Per ATTAC è una magra consolazione dire oggi di averlo previsto più di 10 anni fa. Le
nostre analisi e proposte sono state ignorate, a volte derise, mentre la finanza globale
trasferiva la ricchezza dai salari ai profitti e alla rendita, aumentava le disuguaglianze sociali
e ci trascinava nella crisi economica più rovinosa del dopoguerra.
ATTAC è nata proprio per restituire alla politica il potere sull’economia e sulla finanza in
Italia, in Europa, nel mondo: Tassa sulle Transazioni Finanziarie - TTF
Un “granello di sabbia” nei meccanismi della speculazione finanziaria e valutaria, per
scoraggiare gli speculatori e recuperare risorse con cui finanziare i beni comuni. Una TTF
dello 0,5% nella zona euro produrrebbe un gettito dai 400 ai 1000 miliardi di euro all’anno
Sottrarre al mercato ogni sfera che attiene ai diritti, ai beni comuni naturali
e sociali, per affidarla a una gestione partecipativa a tutti i livelli.
Il REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA
è un passaggio fondamentale: passare dalla logica del profitto e del mercato alla risposta
pubblica efficiente e solidale dei bisogni e all’affermazione dei diritti delle persone.
Sottoscritto liberamente da oltre 1.400.000 cittadini italiani, è il contrario del Referendum
sotto ricatto imposto ai lavoratori FIAT: perché si scrive acqua ma si legge democrazia!
Per l’Acqua Bene Comune 2 SÌ al Referendum.