Più atleti, più sportivi, più turisti, più soldi che girano = MENO SANITÀ e MENO VERDE.
L’ospedale Maria Adelaide trasformato in studentato, il Prato Parella e il grande giardino della Scuola D’Acquisto alle Vallette cementificati allo stesso scopo. L’assessore 5stelle all’urbanistica del Comune di Torino scrive alla Circoscrizione 7, preoccupata per il futuro del Maria Adelaide, che finora “non è stato fatto alcun riferimento alle possibili sedi delle gare e dell’ospitalità degli atleti…”. Allora sono tutti “busiardi” i giornalisti che continuano a scrivere, senza smentita alcuna, che il Prato Parella, il giardino della Scuola D’Acquisto, serviranno alle Universiadi, come pure l’Ospedale Maria Adelaide malgrado la sua destinazione ospedaliera pubblica sia stata confermata dal Consiglio comunale di Torino il 20 luglio 2020 ?
Come non mettere in relazione il bando lanciato in questi giorni dall’ Ente per il Diritto allo Studio Universitario-EDISU (€ 1.850.000,00 per 740 posti letto arredati a € 230 mensili, per 3 (tre) anni, distanti 2 km al massimo dalle sedi universitarie[1]) con la grossa partita del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza presentato a fine aprile 2021 dal Governo italiano alla UE[2] ?
A pag. 186, il capitolo Riforma 1.7: Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per studenti, da realizzare entro il 2026, stanzia fior di quattrini a “Supporto della sostenibilità degli investimenti privati, con garanzia di un regime di tassazione simile a quello applicato per l'edilizia sociale”, testualmente - solo in inglese -:
4. (…) allowing public-private partnerships where the university will make use of the available funding to support the financial equilibrium in real-estate investments for student housing;
5. Ensuring the long-term sustainability of the private investments by guaranteeing a change in the taxation scheme from the one applied for hotel services to the one applied for social housing,…”
Così, con i soldi dell’Università e della Ricerca, invece di finanziarie le borse di studio , assumere i precari e potenziare il patrimonio di edilizia sociale per studenti fuori sede, si attinge ai fondi UE per “sostenere l’equilibrio finanziario degli investimenti privati per l’edilizia studentesca”.
La stessa logica subalterna al mercato ha portato a scartare fin dall’inizio la proposta di riconversione della Certosa di Collegno, avanzata dai Sindaci di Collegno e Grugliasco , nell’interesse di quelle comunità e del gran numero di studenti di quelle prestigiose sedi universitarie.
E’ ancora possibile evitare che le Universiadi 2025 diventino occasione di speculazione immobiliare, di spreco del denaro pubblico, di massacro ambientale con la distruzione del verde in piena terra a Parella e Vallette, di negazione del diritto alla salute degli abitanti della Circoscrizione 7 di Torino dove ha sede il Maria Adelaide che chiedono sia trasformato in presidio sanitario pubblico per la prevenzione e cura della salute di tutt*.
Alla luce di quanto sopra riteniamo doveroso richiamare alla responsabilità di buon governo delle risorse pubbliche i nostri consiglieri comunali e regionali, il Consiglio di amministrazione dell’Università e l’ Ente per il Diritto allo Studio Universitario-EDISU promotore delle Universiadi.
Torino, 17 maggio 2021