Bonifica area ThyssenKrupp: torpore democratico del Comune di Torino
ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
Educazione popolare rivolta all’azione
A 16 anni esatti dal disastro della Thyssen, la VI Commissione consiliare del Comune di Torino è stata convocata in seduta pubblica giovedì 7 dicembre, alla presenza dell’assessora competente e dei dirigenti del settore ambiente per un aggiornamento sulle procedure di bonifica dell’area ThyssenKrupp.
Un aggiornamento inconsistente: l’assessora è rimasta muta come un pesce e i due dirigenti non hanno detto nulla sui risultati del piano di Messa in Sicurezza di Emergenza – MISE - del 2019 (emergenza !?!? dopo 11 anni) e poche parole sul piano di Messa in Sicurezza Operativa - MISO - presentato dall’attuale proprietà dell’area AST Arvedi, e accompagnato da una fidejussione che ne dovrebbe garantire il finanziamento. Costerà circa 4,5 milioni di euro, si svilupperà per 6 anni in quattro interventi: sul cromo esavalente, la fuoriuscita delle acque inquinate, l’impermeabilizzazione di una parte del suolo, l’inertizzazione degli idrocarburi nel terreno.
Va precisato che la messa in sicurezza operativa significa che il sito inquinato verrà isolato ma NON bonificato.
Alle poche richieste di chiarimento, i suddetti dirigenti comunali hanno dato risposte elusive. Non hanno nemmeno “aggiornato” i membri della VI Commissione sul livello attuale di inquinamento della falda idrica da cromo esavalente cancerogeno che per ammissione della stessa AST a giugno 2023 risulta ancora di 440 microgrammi/litro rispetto al limite di legge di 5 microgrammi/litro. A chi insisteva per avere dati ufficiali, gli stessi dirigenti hanno risposto di andarseli a cercare nella voluminosa documentazione disponibile … Sic! E l’assessora sempre zitta!
Ma la principale preoccupazione dei dirigenti e dei consiglieri di maggioranza erano i costi dell’operazione, come se li dovesse sborsare il Comune e non chi ha inquinato e che, per legge nazionale ed europea, deve pagare.
Sembra che i dirigenti comunali responsabili non sappiano che chi ha inquinato è perfettamente identificabile e raggiungibile ancor oggi qui in Italia, a Terni. Infatti Thyssen Krupp possiede il 15% delle quote azionarie di AST-Arvedi del valore di ben 28 milioni di euro. Una cifra più che sufficiente per pagare la bonifica dell’area e restituire il suolo alla sua condizione naturale originaria: la bonifica dell’area Avio destinata alla costruzione del Parco della Salute è costata 18.480.000,00 euro.
Insofferenti e indignati dall’inerzia ed ignavia del Comune sul problema ThyssenKrupp, migliaia di cittadini torinesi si sono sostituiti ai loro rappresentanti ed hanno presentato una proposta di delibera di iniziativa popolare per destinare l’area Thyssen bonificata all’insediamento del nuovo Ospedale Maria Vittoria, scongiurando la cementificazione di 60.000 mq del Parco della Pellerina.
Volenti o nolenti Sindaco, giunta e consiglio comunale dovranno pronunciarsi. Li valuteremo.
Torino,10 dicembre 2023