In attesa della manna UE il Governo applichi la legge esistente

che accolla allo Stato i mutui dei Comuni con Cassa Depositi e Prestiti

 

Nel 2017 la Sindaca Appendino ha concordato con la Corte dei Conti del Piemonte un piano di rientro dall’enorme debito della Città di Torino per la cifra di 80 milioni in 5 anni.

E’ questa una delle condizioni che oggi dà titolo al  Comune di Torino di rientrare tra i beneficiari dell’ art. 39 del DL 162/2019, convertito nella Legge n. 8/2020 che prevede l’accollo allo Stato dei mutui in essere con Cassa Depositi e Prestiti, al fine di ridurne drasticamente i tassi di interesse: “ possono  presentare  al Ministero dell'economia e delle  finanze,  (…)apposita  istanza  affinche'  tali  mutui  vengano ristrutturati dallo stesso Ministero,  con  accollo  da  parte  dello Stato,  al  fine  di  conseguire  una  riduzione  totale  del  valore finanziario delle passività totali a carico delle finanze pubbliche, ai sensi e per gli effetti dell'articolo  1,  commi  71  e  seguenti, della legge 30 dicembre  2004,  n.  311.”  

 Invece di pretendere l’attuazione di questo impegno, la maggioranza  5 Stelle e la destra, nella seduta del 25 maggio hanno accettato le condizioni imposte da CDP “risparmiare subito 35 milioni di euro ma pagarne in seguito 52 milioni in più, con un aggravio finale per il bilancio di 17 milioni e 300 mila euro.

 Si apprende ora da un comunicato di paweb.it: Il web della pubblica amministrazione, del 25 maggio 2020, che Il Fondo anti-debito per i capoluoghi resta un fantasma.

La mancata costituzione del Fondo per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane costituisce un altro duro colpo per gli equilibri di bilancio degli enti interessati

 … A oggi … il fondo non è stato costituito e il riparto non è stato determinato (come risulta nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, consultabile sul sito istituzionale della Ragioneria Generale dello Stato) né la Conferenza Stato-città ed autonomie locali è stata sentita.

Invece di rinegoziare con la Cassa Depositi e Prestiti condizioni  che aggravano il debito, Appendino, la sua Giunta e la sua maggioranza che paventano disastri sociali nel prossimo autunno, si diano da fare per evitarli pretendendo dal LORO Governo l’applicazione delle leggi dello Stato.

Va in questo senso la Mozione proposta dalla consigliera Artesio “Il fantasma dei fondi anti debito per i Comuni” , qui allegata, che chiediamo al Consiglio comunale di Torino di approvare. 

Torino,  29  maggio 2020