Nella seduta del 14 settembre la maggioranza al governo del Comune di Torino ha respinto una proposta di Ordine del Giorno, presentata dal Consigliere Aldo Curatella in merito alla riduzione del peso dei debiti ed eliminazione del rischio dei derivati finanziari.
Quest’iniziativa posta a tutela dell’interesse della città e dei suoi cittadini era tutt’altro che isolata: in varie città, da Livorno a Savona, contando Napoli e Roma, analoghi o identici Ordini del Giorno e Mozioni sono stati approvati, talvolta all’unanimità. Torino sarebbe stata la terza delle quattro più popolose città italiane ad esprimere una medesima voce sullo strangolamento della finanza locale.
Attac in tutt’Italia stimola e supporta con forza questa campagna per un rinnovamento della finanza locale, per restituire ai Comuni la loro funzione di primo insostituibile livello di democrazia nel nostro Paese.
L’iniziativa del consigliere Curatella, che condividiamo e sosteniamo, è stata affossata dalla maggioranza del nostro Comune, con un silenzio imbarazzato e imbarazzante, senza nemmeno una parola per illustrarne la motivazione.
Non sappiamo se questa silenziosa opposizione derivi da una superficiale e pregiudiziale ostilità a qualunque iniziativa non proveniente dal perimetro trincerato della maggioranza o dalla volontà, in previsione delle elezioni, di mostrarsi ossequienti di fronte ai potentati finanziari.
Entrambe le spiegazioni non rendono onore né alla maggioranza né alla funzione del Consiglio e rinnegano la spinta ideale che cinque anni fa aveva contribuito ad affidare all’attuale maggioranza il governo della Città.
Torino, 15 settembre 2020