Lunedì 4 marzo un incerto Consiglio Comunale di Torino è stato costretto ad approvare la delibera di iniziativa popolare sotto la spinta democratica dei cittadini.
Emendamenti dell’ultimo minuto hanno comunque introdotto due elementi che giudichiamo negativamente.
Il PD ha voluto cancellare gran parte della c.d. “narrativa” che esprimeva le motivazioni che avevano portato alla proposta. La maggioranza di centro sinistra del Consiglio Comunale non ha avuto il coraggio di condividere il senso critico di larga parte della cittadinanza. Malgrado ciò non è riuscita a placare le intransigenti pregiudiziali ideologiche della componente ultra-liberista della stessa maggioranza.
Nel dispositivo si sono introdotti ulteriori passaggi di valutazione e analisi per l’effettiva applicazione della delibera,che, ricordiamo, viene discussa a distanza di sei mesi dalla sua presentazione.
Rispetto a questi ostacoli dell’ultimo minuto noi continueremo a portare avanti la nostra azione di coinvolgimento della cittadinanza.
Esprimiamo dubbi sulla serenità di giudizio di funzionari comunali che fino a ieri hanno posto un pregiudiziale NO alla trasformazione di SMAT. Pertanto chiediamo che l’approfondimento, richiesto con l’emendamento 11, data la sua delicatezza, sia svolto da un organismo indipendente di altissimo livello al quale sottoporre i diversi studi favorevoli o contrari che verranno effettuati.
Una valutazione più completa e articolata del Comitato Acqua Pubblica di Torino verrà espressa a breve.
Torino, 4 marzo 2013