08/07/2020 Dramma delle RSA: un Consiglio comunale aperto non sostituisce una Commissione d’Indagine
Provvidenziale ciambella di salvataggio lanciata dal PD ai 5Stelle per non affrontare seriamente il dramma delle RSA.
Invece di istituire un’apposita Commissione di Indagine per individuare oggettivamente che cosa non ha funzionato nella sanità e assistenza pubblica per far fronte alla pandemia da Coronavirus nelle RSA, si è ripiegato sulla proposta del PD di un Consiglio comunale aperto, svoltosi stamane in video conferenza, senza un proposito chiaro e soprattutto senza una conclusione impegnativa per la Città. Che aspettarsi d’altro da una sindaca latitante e da un’assessora di passaggio, prodiga di buone parole, di elevati auspici, nella sostanza : di niente.
Eppure le presenze in Consiglio erano significative, molti i contributi e le proposte, tutti più o meno convergenti nella richiesta di forti e urgenti cambiamenti :
- revoca della deliberazione regionale n. 45/2012, all’origine di tutti mali delle RSA,
- affermazione del carattere sanitario e non solo assistenziale delle RSA
- rafforzamento della partecipazione dei cittadini utenti negli organismi di vigilanza,
- tutela della salute e della qualità del lavoro di chi nelle RSA presta la propria opera.
Il Presidente Versaci ha certamente le sue responsabilità nella conduzione assurdamente burocratica di questa assemblea civica su un evento di così grande impatto civile, culturale e emotivo.
Ma ben più gravi e ingiustificabili sono le responsabilità di Sindaca e Giunta che, dietro a qualche lacrima di circostanza, disertano il Consiglio comunale aperto e lo lasciano concludere senza assumersi nessun impegno.
Per proseguire – anche nelle scelte urbanistiche - l’azione demolitoria di Lega e PD, delle strutture sanitarie pubbliche di territorio a favore delle cliniche e laboratori privati: ultimo esempio, il nuovo Piano Regolatore, attualmente in discussione, conferma il miliardario Parco della Salute in regime pubblico- privato e destina l’ex ospedale Maria Adelaide a servizi non ospedalieri.
La pandemia non consente di abbandonare il campo. Attac Torino assicura piena e attiva solidarietà all’Associazione Familiari delle Vittime RSA e alle lavoratrici e ai lavoratori delle RSA per l’effettiva garanzia del diritto alla salute e per una nuova organizzazione del lavoro fondata sulla cura alla persona e non sulla prestazione meccanica di un servizio.
Torino, 8 luglio 2020