Il 7 maggio 2018, in seguito alla Petizione popolare promossa da Assemblea21 per la pubblicità dei contratti sul debito e derivati del Comune di Torino, l’Assessore Rolando aveva ammesso che dal 2002 al 2016, per i derivati, il Comune diTorino ha bruciato € 74.812.84, e continua a rimetterci oltre € 15.000.000 ogni anno con una perdita prevista per il futuro di € 167.801.985 (cosiddetto mark to market). Ed ha espresso l’intenzione di rivolgersi a un consulente privato per verificare se esistano elementi di contestazione, revisione, annullamento.
Rolando: se errare è umano, perseverare è diabolico!
Assemblea21 ha subito criticato questa procedura che l’Assessore Rolando - allora Direttore Finanze e Bilancio della Regione Piemonte - aveva già seguito per il mutuo di 1.800.000.000,00 e relativi derivati, sottoscritto nel 2006 dalla Giunta Bresso. Procedura che si era conclusa con la sentenza del Tribunale di Londra che ha condannato la Regione Piemonte al pagamento di oltre € 6.600..000,00, poi condonati a 2 milioni. Senza contare le enormi spese legali in Italia e Inghilterra.
Invitiamo caldamente l’Assessore Rolando:
- ad avvalersi delle competenze giuridiche e finanziarie esistenti all’interno delle strutture dello Stato, quali ad es. Corte dei Conti, Ministero Finanze e Tesoro, Università
- ad attuare nel frattempo una moratoria del pagamento degli interessi, anche il relazione alla falsificazione del Tasso Euribor negli anni 2005-2008
- ad orientare ogni azione alla finalità di annullamento o, in subordine, alla rinegoziazione del debito
Appendino : la sua mano destra sa quello che fa la sinistra?
L’anno scorso la Sindaca di Torino e della Città Metropolitana ha firmato un Decreto a conclusione di una transazione sui derivati con le banche Merryll Lynch, Dexia e BIIS (ora IntesaSanpaolo) che sarebbe vantaggiosa per la Città Metropolitana e potrebbe forse essere imitata dal Comune di Torino. Gli atti sono però coperti dal segreto, e comunque consultabili solo con l’accordo delle banche, che in realtà hanno tutto l’interesse a non far conoscere i motivi della loro sconfitta (evitando quindi che altri se ne possano avvalere). Ma Chiara Appendino li conosce perfettamente avendo firmato di suo pugno la transazione. Deve tenerli segreti anche per l’Assessore Rolando, anche se i termini della transazione fossero vantaggiosi per la Città di Torino?
E la tanto proclamata trasparenza? La Decisione della Commissione Europea del 6 dicembre 2016 non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Si tratta della multa miliardaria inflitta a sette banche che negli anni dal 2005 al 2008 hanno manipolato il tasso Euribor, danneggiando clienti pubblici e privati, con contratti che la Commissione Europea ha giudicato illegali e quindi impugnabili davanti a qualsiasi Tribunale dell’Unione. Ma meno se ne sa, meglio è per le banche che sono finora riuscite ad impedire una larga divulgazione del notizia che avrebbe invogliato più di un ente pubblico, o privato, a rivalersi sulle banche stesse per danni e interessi.
Anche su questo versante la Sindaca, l’Assessore al Bilancio e l’intera Giunta si sono dimostrati inerti, lasciando dormire nei cassetti la verifica dell’Interpellanza in merito, presentata il 16 aprile scorso da alcuni consiglieri di minoranza.
FACCIAMO RIPARTIRE TORINO : LIBERIAMOCI DAL DEBITO!
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