ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
Educazione popolare rivolta all’azione
Il trucco indecente della Regione sui milioni di euro del PNRR per la sanità
Una cabina di regia verso il baratro della sanità pubblica
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2021/pnrr/
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR – approvato dalla Commissione Europea, stanzia notevoli finanziamenti anche per la sanità, e fissa criteri e tempi rigorosi per la loro erogazione.
Per la Città di Torino, dove la pandemia ha evidenziato enormi carenze di servizi sanitari territoriali di prevenzione, cura e riabilitazione, è finalmente l’occasione per dare a ciascun quartiere torinese i servizi sanitari di base previsti dalla legge e mai attuati. Il PNRR garantisce
€ 1.648.640 per una Casa della Comunità ogni 46.774 abitanti,
€ 2.662.000 per un Ospedale di Comunità ogni 50.000 abitanti.
Le scadenze imposte dall’Europa - individuare i siti entro dicembre 2021 - sono state prorogate dal Governo a febbraio 2022, ma resta stringente e tassativa la scadenza di marzo 2022 per la firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo, senza il quale nessun finanziamento sarà erogato.
La Regione ha mantenuto finora il segreto assoluto sul PNRR Sanità. In questi giorni sta circolando un documento scandaloso: a Torino la Regione si limita a mettere la nuova etichetta “Casa della Comunità” o “Ospedale di Comunità” sui vecchi presidi sanitari esistenti. Una sola novità: la ristrutturazione del vecchio Ospedale Einaudi di Largo Cigna. No alla riapertura del Maria Adelaide, di cui gli oltre 40.000 abitanti di Aurora Rossini Vanchiglia hanno estremo bisogno: la Regione vuole trasformarlo in residenza studentesca per le Universiadi del 2025.
Il Comune di Torino ha sempre assecondato questo gioco perverso. Anche in questi giorni sono poche le voci di dissenso da Palazzo Civico e all’opposizione di destra non par vero che non si disturbi il manovratore regionale amico.
Il disegno della Regione è chiaro e sempre più evidente : proseguire lo smantellamento del Servizio sanitario pubblico, allungare a dismisura le liste d’attesa per esami, visite e terapie mediche: una manna per le multinazionali della sanità che si stanno insediando anche a Torino, una manna per gli ambulatori privati, alcuni dei quali, anche convenzionati, erogano ormai solo prestazioni a pagamento.
Chi non ha i soldi non si cura. E se sta proprio male si accontenti di una barella nei corridoi del pronto soccorso.
Il presidente CIRIO gli assessori ICARDI e RICCA usano i soldi pubblici del PNRR per privatizzare la sanità,
il loro modello di sanità pubblica è il lazzaretto
La nuova maggioranza del Sindaco Lo Russo ci difende o è complice ?
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Attac Torino aderisce al Presidio Itinerante dell’Assemblea Riapriamo il Maria Adelaide
Giovedí 16 dicembre ore 18 da via Alfieri 15, Torino