ATTAC - Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini
Educazione popolare rivolta all’azione
Un programma scialbo per il Comune di Torino
https://servizi.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=A-T202133748:109687
Il sindaco Lo Russo ha presentato al Consiglio comunale un programma di gestione di Torino nei prossimi 5 anni molto deludente. Un programma scialbo, come il tenue consenso popolare che ha portato l’attuale sindaco in Sala Rossa.
La progressiva spoliazione dei poteri dei Comuni, ad opera dei governi nazionali di ogni colore dell’ultimo ventennio, ha lasciato loro due leve fondamentali di governo della città: il Bilancio e il Piano Regolatore.
Sul bilancio non troviamo un solo proposito del nuovo Sindaco riguardo al pauroso deficit del Comune, sulle condizioni usuraie praticate dalle banche, sulla truffa del tasso Euribor denunciata pubblicamente dalla Commissione Europea, sulla vergogna dei “derivati”. Egli evoca con ottimismo “una nuova stagione che si apre con il PNRR e i fondi europei” senza dire che il mezzo miliardo circa di euro che arriverà a Torino non è un regalo, è condizionato alla sostanziale privatizzazione dei servizi pubblici, e dovrà essere restituito aggravando il deficit comunale.
Eppure le misure efficaci per risanare il bilancio del Comune esistono:
- rifiutare il debito illegittimo come propone la CADTM Campagna per l’abolizione dei debiti illegittimi,
- rivalersi sulle banche che hanno manipolato il tasso Euribor, utilizzando le prove messe a disposizione dalla Commissione Europea,
- confutare legittimità e sostenibilità dei contratti sui “derivati” che così pesantemente condizionano l'autonomia del Comune, e che la Corte di Cassazione ha più volte condannato.
Altro grande assente è il Piano Regolatore della Città: il nuovo Sindaco non dice se intende proseguire nel tentativo 5Stelle (rivelatosi fallimentare) di revisione del vecchio PRG o avviare la stesura di un nuovo Piano che ponga rimedio agli errori del passato, abbandoni compiacenze e accordicchi con la speculazione immobiliare e finanziaria e guardi a una Torino consapevole della sfida ambientale e climatica, e non solo economica, con la quale misurarsi.
L’accenno a un Nuovo Piano Regolatore di Area Metropolitana fa pensare a una etichetta priva di contenuto.
Non bastano le belle parole, le frasi accattivanti, i lodevoli propositi se il programma non dice chiaramente come, dove, quando realizzarli.
In una città su cui incombono migliaia di sfratti e dove perdura una drammatica emergenza abitativa il nuovo Sindaco non deve solo farvi fronte nell’immediato, ma creare le condizioni perché il problema sia risolto. Ne ha il titolo anche come presidente della Commissione “Politiche abitative” dell’ANCI, e ne ha gli strumenti: il Piano Regolatore e una parte consistente dei 2,5 miliardi di euro di fondi Gescal depositati nel conto n. 28128 della Cassa Depositi e Prestiti e destinatati all’edilizia economica popolare. Basterebbero per sanare il problema della casa in tutta Italia.
Così per la sanità, se la pandemia ha insegnato qualcosa!
Ma confermare il Parco della Salute, o un nuovo ospedale per Torino Nord, limitandosi a generici auspici di future Case e Ospedali della Comunità senza impegnarsi a far riaprire subito il Maria Adelaide, delude e amareggia abitanti e lavorator* di Aurora Rossini Vanchiglietta che sono privi di servizi sanitari di base per la prevenzione, cura e riabilitazione della salute… per i quali il Maria Adelaide è raggiungibile in un quarto d’ora se il Sindaco Lo Russo realizzasse davvero – come Parigi - la città dei 15 minuti, citata nel suo programma.
Torino, novembre 2021
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